Ricerca Biomedica – Problematiche Etiche, Giuridiche e Sociali

 

Noi della Associazione Walter Piludu amiamo con passione la vita. La amiamo come Walter, con la speranza che grazie alla scienza l’ultimo respiro possa essere spostato sempre più avanti nel tempo, mantenendoci le nostre capacità di relazione con il mondo e la nostra capacità di amare, liberi fino alla fine.

Per questo abbiamo organizzato con l’Università di Cagliari, il 17 marzo, dalle 9:00, nell’aula magna “Maria Lai” nella facoltà di Scienze Economiche Giuridiche e Politiche, via Nicolodi 102 a Cagliari, il convegno dedicato a “Ricerca biomedica e problematiche etiche, giuridiche e sociali”.

Perché la tutela del diritto alla vita, alla salute e all’autodeterminazione terapeutica va di pari passo con la promozione del “diritto alla scienza”, diritto umano sancito dall’articolo 27 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948.

Alla base del diritto alla scienza c’è la consapevolezza che la scienza e l’accesso ai benefici che ne derivano influenzano lo sviluppo e il benessere delle persone.

Perché la scienza possa progredire, occorre sostenere la ricerca scientifica, limitandone l’azione solo nella misura in cui la sua attuazione possa violare i diritti umani. Da qui l’importanza di promuovere la divulgazione delle scoperte e degli sviluppi scientifici in modo trasparente e capillare e, insieme, evidenziare le problematiche giuridiche, etiche e sociali nelle quali la ricerca scientifica, talvolta, si imbatte.

Il programma del convegno prevede:

L’ introduzione e il coordinamento da parte di Micaela Morelli Prorettore per la ricerca dell’Università di Cagliari.

Gli interventi di:

Pietro Ciarlo Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Cagliari

Ha insegnato e fatto ricerca in diverse Università italiane e straniere.

Attualmente è professore ordinario di Diritto costituzionale nella Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche dell’Università di Cagliari dove, dal 2015, è prorettore, con delega alla semplificazione e all’innovazione amministrativa.

Interviene su: Le problematiche giuridiche della ricerca nell’era della comunicazione

Abstract: “Internet ha cambiato l’informazione: i motori di ricerca e i social network selezionano l’informazione stessa. Fake news, news feed e filter bubble occupano la scena. Le nostre categorie concettuali devono essere di necessità aggiornate: l’ autoregolazione non è più sufficiente. Ricercare un bilanciamento adeguato alla  realtà di internet tra libertà di manifestazione del pensiero e informazione corretta. Un nuovo delicato compito per la scienza: la vigilanza informativa”. 

Michele DeLuca Centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari”, Dipartimento di Scienze della vita dell’Università di Modena e Reggio Emilia

E’ professore ordinario del Dipartimento di Scienze della Vita nell’Università di Modena e Reggio Emilia e Direttore del Centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari”. Si occupa da molti anni di cellule staminali epiteliali ed è considerato un punto di riferimento a livello internazionale per la terapia cellulare e la terapia genica di molte patologie degli epiteli di rivestimento.

Interviene su: Cellule staminali e libertà di ricerca: il caso italiano

Abstract: “La medicina rigenerativa basata sull’utilizzo di cellule staminali per la ricostruzione dei tessuti rappresenta una sfida importante per la cura di patologie incurabili. Pur essendo l’italia un Paese all’avanguardia mondiale per le terapie avanzate a base di cellule staminali, la ricerca italiana in questo campo risente delle pesanti limitazioni imposte sia dall’endemica difficoltà di stabilizzazione delle carriere dei giovani ricercatori sia dai divieti della legge 40 sull’utilizzo degli embrioni per ricerca”.

Maurizio Mori Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’educazione dell’Università di Torino, Consulta di Bioetica Onlus

E’ un filosofo italiano. È professore ordinario di Filosofia morale e bioetica all’Università di Torino e presidente della Consulta Di Bioetica Onlus, un’associazione di volontariato culturale per la promozione della bioetica laica. L’etica e la bioetica, con le varie problematiche connesse, sono al centro dei suoi interessi filosofici e teorici.

Interviene su: La ricerca biomedica e il suo impatto sull’etica e sulle forme di vita. Per una civiltà scientifica e secolarizzata

Abstract: “E’ forse opportuno sottolineare che in questi anni stiamo entrando o siamo già entrati in una nuova epoca. La ricerca biomedica ha già radicalmente cambiato le nostre condizioni di vita e unendosi alle nuove tecnologie informatiche e altre tecniche in futuro le trasformazioni saranno ancora più palpabili. Ciò comporta una attenta riflessione su come adeguare le forme di vita tradizionali alla nuova situazione storica. In primo luogo si tratta di elaborare nuove soluzioni etiche da sostituire a quelle tradizionali, spesso basate su conoscenze obsolete e inadeguate o abitudini invalse. Inoltre si tratta di vedere come sia possibile modificare gli atteggiamenti radicati, e se a questo riguardo non sia realistica l’osservazione di Einstein: “è più facile spezzare l’atomo che un pregiudizio”. Sulla scorta di alcuni esempi presi o dall’ambito della riproduzione o dal fine vita, si argomenta a sostegno di una etica più adatta alle condizioni del mondo presente”.

Alessandro Zuddas Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Cagliari

E’ professore ordinario di Neuropsichiatria Infantile dell’Università degli Studi di Cagliari. È Direttore della Clinica di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Ospedale Pediatrico Microcitemico di Cagliari, nonché Direttore della Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile dell’Università degli Studi di Cagliari.

Interviene su: La ricerca tra etica e bisogni assistenziali non garantiti nella Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza

Abstract: “Infanzia e adolescenza sono periodi cruciali per la costruzione di una buona salute del corpo e della mente che condizionerà poi tutta la vita dell’individuo. Molte patologie  possono compromettere questo processo: la maggior parte delle malattie croniche dell’età evolutiva e numerose malattie rare interessano l’ambito neuropsichico. Le modalità di coinvolgimento del minore con disturbo del neuro-sviluppo e dei suoi familiari nella definizione e nella conduzione degli studi di ricerca clinica, l’utilizzo nella pratica clinica quotidiana di modalità terapeutiche di non provata sicurezza ed efficacia, inclusi i farmaci “off label”, in assenza di terapie sicuramente efficaci, la raccolta di informazioni e campioni biologici (inclusi i dati genetici) per ricerche non direttamente correlate con il miglioramento della salute o almeno della qualità di vita dei minori affetti, sono alcune delle  considerazioni etiche che saranno discusse nel corso dell’Incontro”.

Donatella Petretto Dipartimento di Pedagogia Psicologia Filosofia dell’Università di Cagliari

Psicologa specialista in Neuropsicologia, è ricercatrice presso il Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia dell’Università degli Studi di Cagliari, nonché docente di Neuropsicopatologia e Neuroriabilitazione. Dal 2010 è delegato dal Rettore per il coordinamento ed il monitoraggio delle iniziative a supporto degli studenti con Disabilità dell’Università di Cagliari.

Interviene su: Disabilità, stigmatizzazione e modello sociale della inclusione.